
Cos’è la Bottom Rate?
Partiamo dalla definizione della parola stessa :
La Bottom rate è la tariffa di vendita al di sotto della quale diventa antieconomico vendere.
Per analizzare la Bottom Rate dobbiamo necessariamente introdurre il discorso relativo ai costi.
La distinzione più significativa che andremo a fare è quella tra costi fissi e costi variabili o marginali. I primi non variano in base all’occupazione delle nostre camere mentre i secondi saranno più alti o più bassi in funzione dell’occupazione.
Cosa comprendono i costi fissi :
- finanziamenti, mutui o affitti
- salario del personale e assicurazioni varie
- utenze relative alle quote fisse
- acquisto o rinnovamento attrezzature
Cosa comprendono i costi variabili o marginali :
- lavanderia
- cortesie da bagno
- colazione
- utenze
- cancelleria
- personale ai piani (se servizio esternalizzato)
Il costo marginale per camera dovrebbe essere sempre tra i 10€ ed i 20€ circa (a seconda della struttura).
Pertanto, sia che l’hotel abbia un’occupazione bassa o alta, il costo fisso rimarrà uguale mentre quello variabile cambierà al variare dell’occupazione e sarà presente solo se la camera verrà venduta. I costi marginali tendono a diminuire con l’aumentare delle notti trascorse.
Questi calcoli relativi ai costi ci portano a determinare la nostra tariffa minima di vendita , la Bottom Rate. Ovviamente non è la tariffa a cui venderemo le camere e non ha nulla a che vedere col punto di pareggio formato da costi fissi e variabili (il “break even point”) è semplicemente la tariffa sotto la quale non scenderemo mai per la vendita.
Una vendita anche di un solo € maggiore ai costi marginali è meglio di una camera vuota!